Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’insuccesso scolastico non è da attribuirsi solo ai limiti intellettivi del soggetto o a mancanza di buona volontà, poiché  sono molti altri i fattori che possono determinarlo, quali ad esempio le caratteristiche dell’ambiente in cui lo studente è cresciuto e le esperienze che ha associato alle prime situazioni di apprendimento, che possono influire negativamente sulla motivazione ad apprendere.

Inoltre sono molto importanti le difficoltà che l’alunno può presentare nelle abilità di base (linguaggio; memoria; attenzione; abilità visuo-spaziali)  che possono causare Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Tali disturbi, di origine neurobiologica, si manifestano in modo specifico durante il percorso scolastico e possono essere affrontati attraverso l’adozione di particolari modalità didattiche da parte degli insegnanti.

Con entrata in vigore della L.170 /8/10/2010 e delle successive Linee guida per la sua corretta applicazione, allegate al Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 è stato sancito il diritto allo studio degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). 

Dislessia, Disortografia, Discalculia, Disgrafia sono i disturbi specifici dell’Apprendimento più conosciuti e tra questi  la Dislessia è il più comune.

Dislessia: disturbo specifico della decodifica della lettura (in termini di velocità e accuratezza), quindi la lettura è più lenta e/o meno corretta di quanto ci si aspetta in base all’età o alla classe frequentata.

Disortografia: disturbo specifico della scrittura di natura linguistica (in termini di errori di ortografia)

Disgrafia: disturbo specifico della scrittura di natura grafomotoria (in termini di scrittura poco leggibile)

Discalculia: disturbo specifico del sistema dei numeri e del calcolo

Un criterio per l’individuazione di una specifica situazione di DSA è il criterio della DISCREPANZA. Per discrepanza si intende la differenza tra le abilità intellettive del soggetto, individuate con un test di intelligenza e il suo rendimento scolastico.

Un’ ulteriore caratteristica del disturbo di apprendimento è la DISOMOGENEITA’: un individuo può avere ad esempio buone abilità linguistiche, ma carenti abilità nell’area matematica.

Non sempre è facile trovare la persona in grado di identificare il problema; è perciò opportuno consultare le figure professionali preposte: neuropsichiatra infantile o psicologo.

La consulenza in materia di DSA aiuta i genitori a discriminare meglio la natura di eventuali difficoltà scolastiche presentate dai propri figli che, in base a valutazioni preliminari mirate, potranno essere seguiti in un percorso diagnostico e in un percorso di riabilitazione e di potenziamento degli apprendimenti, salvaguardando in tempo le proprie potenzialità e l’autostima di sé come studenti.

 

 

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